Apri le tue applicazioni alla modernizzazione, scopri l’approccio che ti condurrà nel vivo della digital transformation.

In questi anni il percorso di trasformazione digitale ha posto l’attenzione sulla modernizzazione di quelle applicazioni che hanno supportato la crescita delle aziende fino ad oggi. La loro modernizzazione è un passo fondamentale nella digital transformation ed un investimento nel futuro delle organizzazioni.

Perché modernizzare le applicazioni?
In un’epoca in cui l’hybrid multi-cloud rappresenta l’orchestrazione ideale dell’infrastruttura IT, nasce l’esigenza di riuscire a mantenere le applicazioni al passo con i tempi e abilitarle a beneficiare delle nuove funzionalità e servizi resi disponibili dal cloud.

Cos’è l’app modernization?
Fare application modernization significa, ove possibile, eliminare la rigidità delle applicazioni legacy monolitiche, migrando verso strategie d’implementazione di applicazioni cloud-native, in grado di sfruttare gli intrinseci vantaggi di flessibilità e agilità nell’uso delle risorse IT che il cloud è in grado di fornire, slegando il software dalla stretta appartenenza a un’infrastruttura hardware sottostante.

L’obiettivo è quello di creare o trasformare le applicazioni per utilizzare l’architettura dei microservizi, che suddivide le applicazioni in componenti più piccoli, genericamente accoppiati e riutilizzabili incentrati su specifiche funzioni aziendali. Inoltre, queste applicazioni vengono distribuite in contenitori, unità eseguibili leggere che contengono solo il codice dell’applicazione e le dipendenze del sistema operativo virtualizzato necessarie per eseguirlo.

Ogni percorso verso la modernizzazione delle applicazioni è unico
Non esiste un approccio univoco alla modernizzazione, ogni applicazione deve essere valutata tenendo conto della realtà in cui è inserita, scegliendo una combinazione ottimale di tecniche e attività necessarie a raggiungere gli obiettivi aziendali. Ad esempio, alcune app possono essere trasferite fin da subito nella piattaforma cloud per altre potrebbe sorgere la necessità di una rifattorizzazione.

Supponendo di dover modernizzare un’applicazione legacy che gira on-premise su server fisici o macchine virtuali (VM) installati nel data center aziendale, vale la pena soffermarsi su quattro approcci possibili:

Un primo approccio è il rehosting, conosciuto anche come “Lift and shift”, ossia una tecnica che consiste nel reimplementare un’applicazione, e i dati ad essa associati, su un’altra infrastruttura, fisica, virtuale, cloud, senza doverne ricompilare, alterare il codice, o modificare le caratteristiche e funzioni. Nell’esempio in questione, i server fisici o le VM esistenti on-premise possono essere ‘ri-ospitati’ utilizzando servizi IaaS (infrastructure as a service) di fornitori cloud.

Con repackaging ci riferiamo all’inserimento delle applicazioni in un container. È il primo passo per la semplificazione del processo di distribuzione e gestione delle applicazioni. I containers incapsulano l’applicazione e richiedono modifiche minime o nessuna modifica all’applicazione esistente.

Il replatforming, va a intervenire direttamente nell’applicazione, con alcune modifiche e upgrade utili per essere fruibili al meglio all’interno dell’infrastruttura cloud. Ad esempio, è possibile estendere le applicazioni esistenti con API che, in sicurezza, espongono le loro complete funzionalità agli sviluppatori. Le applicazioni si potranno riutilizzare nei vari cloud per ottenere un accesso facilitato e creare nuove funzionalità. Oltre alle API, questo approccio si basa su una strategia di integrazione agile, che supporta il volume di connessioni e la varietà di architetture richiesti.

Infine, il refactoring, cioè la ristrutturazione e ottimizzazione del codice esistente, senza alterare il comportamento esterno del sistema, per rimuovere il debito tecnico e migliorare le funzionalità e la struttura interna dell’applicazione Questo processo implica spesso la creazione di nuovi microservizi, in alcuni casi può risultare più facile sviluppare nuove applicazioni utilizzando le procedure di sviluppo cloudnative, invece di lavorare con un’applicazione monolitica esistente.

Ciascuno degli approcci di modernizzazione illustrati porta con sé vantaggi e svantaggi ma sono un percorso indispensabile per trasformare le applicazioni legacy e il modo in cui sono state sviluppate e manutenute.

L’esperienza e le competenze di Uno Informatica nello sviluppo di applicativi custom, nelle tecnologie cloud, nel middleware, nella progettazione e gestione di infrastrutture complesse server e storage, offrono un concreto sostegno alla preparazione e allo sviluppo dei progetti di modernizzazione delle applicazioni.

La soluzione UNO OpenMind è, infatti, un insieme di servizi orientati a valorizzare e arricchire il patrimonio applicativo delle aziende, in modo veloce, affidabile e con il minimo rischio. È così possibile rispondere alla continua evoluzione dei processi e degli strumenti funzionali al business, sfruttando al meglio le nuove tecnologie, tra le quali merita particolare attenzione l’intelligenza artificiale con i sorprendenti algoritmi di machine learning e deep learning.

La trasformazione digitale può aiutarti a riprogettare, automatizzare e rendere più sicure le funzioni e i servizi aziendali chiave riducendo i costi, accelerando il time-to-market e massimizzando i risultati!

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