Cos’è il valore aggiunto di un System Integrator oggi?
Un vendor come IBM ci mette le soluzioni e le piattaforme, valide e performanti, e il partner il cosiddetto valore aggiunto. Capiamo meglio, però, di che valore aggiunto parliamo quando il partner è un system integrator di fascia alta, abituato a interloquire con aziende italiane di grandi e medie dimensioni.
E capiamo di che valore aggiunto parliamo quando si tratta di lavorare su piattaforme IT complesse, su sistemi e storage estesi, in modalità Cloud, On Site o Ibrida, che hanno richiesto investimenti considerevoli e per i quali si richiede un ROI garantito.
Oggi un’azienda ha bisogno di un mix di servizi e sviluppo. Servizi di assessment e auditing applicati alle piattaforme e alle architetture IT con l’obiettivo di una rapida migrazione verso la Digital Transformation. Una trasformazione di strutture, ma anche e soprattutto di processi e risorse umane. Una trasformazione ormai considerata un abilitatore fondamentale per il business, e non certo un trend passeggero.
I servizi che richiede il mercato
Uno Informatica, per esempio, sta registrando importanti riscontri dall’implementazione del suo Capacity Planning – un servizio basato su algoritmi predittivi capace di pianificare le mutevoli esigenze di storage e di elaborazione.
Cosa può soddisfare meglio gli obiettivi di ROI di un software in grado di pianificare con estrema precisione l’upgrade delle risorse IT in base alle nuove necessità?
Ci sono anche altri servizi particolarmente utili, se non necessari, da cui un’azienda non può prescindere e per i quali è certamente meglio affidarsi a un partner esterno.
Servizi per il consolidamento. Fermo restando che il diktat è salvare l’investimento, si deve lavorare sull’infrastruttura esistente allineandola alle nuove esigenze, eseguendo un fine tuning e aggiornando le configurazioni grazie ad applicativi specifici di supporto.
Servizi per il monitoraggio. Un’infrastruttura complessa ha la necessità di un monitoraggio continuo e periodico da effettuare con tool appositi. È fondamentale posizionare gli indicatori giusti all’interno della infrastruttura – in Cloud, on site o su strutture terze – e garantire una manutenzione puntuale e veloce. Per questo si utilizzano tool di reportistica che non solo registrano le attività ma sono in grado, grazie al Machine Learning, di prevedere gli interventi.
I software standard che sfruttano il Machine Learning per prevenire gli eventi devono essere configurati in base all’infrastruttura IT di ogni singola azienda.
Servizi di assistenza. A un help desk di primo livello, spesso garantito dalle risorse interne all’azienda cliente, diventa sempre più determinante accostare un servizio di secondo livello, più specialistico e competente sulle singole soluzioni. La complessità e la specificità delle soluzioni, infatti, non aiuta i “tuttologi”: c’è bisogno di competenze specifiche e costantemente aggiornate.