Dall’analisi predittiva la risposta ai bisogni di sicurezza e operatività delle imprese

La manutenzione degli impianti e delle linee produttive all’interno di un’azienda manifatturiera è un tema che interessa ovviamente la continuità di business dell’impresa stessa e quindi il suo aspetto economico intrinseco ma, quando si va a toccare macchinari o impianti di trattamento di sostanze potenzialmente nocive all’uomo o all’ambiente, le implicazioni e i pericoli possono assumere livelli di pericolosità generale ed elevata.

Senza per forza pensare a scenari catastrofici, peraltro altamente possibili, basti solo pensare gli effetti di una macchina malfunzionante sull’intera filiera di produzione, ai pericoli a cui può esporre il personale addetto dedicato o, appunto, all’immissione accidentale di sostanze tossiche nell’ambiente, locale o esterno. La manutenzione, quindi, è da sempre una spina nel fianco dei responsabili aziendali, una pratica per la quale vengono investite parecchie risorse per controlli periodici, basati a volte su parametri standard senza tenere conto di variabili incontrollabili e imprevedibili.

Il compito della manutenzione predittiva serve appunto a prevenire… invece che curare. Attraverso la raccolta continua dei dati prodotti dai sensori associati ai macchinari, agli impianti, agli ambienti lavorativi, e alla loro analisi in tempo reale è, infatti, possibile rilevare in maniera immediata qualsiasi anomalia o discostamento dei parametri dalla norma stabilita e avere quindi un alert che qualcosa è cambiato e potrebbe essere degno di un controllo accurato. I sensori, infatti, consentono di avere occhi (o… naso, nel caso di sostanze tossiche) anche dove i normali manutentori possono fallire. Con il vantaggio ulteriore di avere un monitoraggio continuo, 24×7, potenzialmente su un numero infinito di parametri predefiniti.

I vantaggi sono evidenti: sia dal punto di vita economico, potendo intervenire immediatamente con azioni magari minime piuttosto che affrontare fermi macchine o rottura impianti post-incidente. Al netto, ovviamente, della possibilità di evitare incidenti alle persone e all’ambiente circostante. Già questi motivi dovrebbero bastare per evidenziare l’utilità delle soluzioni di Enterprise Asset Management, che aiutano a tenere sotto controllo il funzionamento di ciascun asset presente in azienda e il loro corretto funzionamento. In particolare, Uno Informatica propone Maximo Application Suite, una soluzione, anzi, una suite di applicazioni di Enterprise Asset Management che riesce a gestire e integrare in cloud tecnologie analitiche in grado di effettuare calcoli predittivi sulla base dei dati raccolti a livello IoT e sensoristica collegata agli impianti produttivi. La soluzione si basa sulla componente predittiva di IBM Watson e riesce a pianificare in maniera predittiva e semplificare le attività di manutenzione delle macchine e delle linee produttive.

Il manifatturiero, sebbene in questi ultimi anni e in quest’ultimo in particolare sia cresciuto significativamente come ambito di interesse per l’asset management, non è che uno dei settori di applicazione di questa che possiamo a buon titolo definire “disciplina”. Secondo Markets&Markets, settori di elezione dell’Enterprise Asset Management sono Energy&Utilities, Healthcare, Logistica e Trasporti, IT e Telecom, Difesa, Real Estate… . Di fatto, spiega la società di analisi, la digitalizzazione in atto nei diversi verticali sta creando nuove opportunità per migliorare la loro operatività. “Molte organizzazioni ad alta intensità di risorse si stanno concentrando sugli investimenti in tecnologie nuove e rivoluzionarie per trasformare e migliorare radicalmente i loro processi operativi. In uno scenario altamente competitivo qual è quello attuale, le aziende ad alta intensità di risorse hanno successo e falliscono in base al modo in cui gestiscono la complessità”, si legge nel report. In questo, tecnologie emergenti come realtà aumentata (AR), Internet of Things (IoT) e l’;intelligenza artificiale (AI), la manutenzione predittiva, digital twin rappresentano un valido supporto nella gestione accurata delle risorse fisiche. E l’impatto delle soluzioni Asset Management si estende oltre il semplice aumento dei profitti, migliorando le operation e aumentando la vita utile delle risorse stesse.

Così, per citare alcuni esempi, nell’ambito dell’Energy e delle Utilies, settore in grande trasformazione, le soluzioni di asset management consentono di valutare lo stato di salute e del rischio degli asset, dare consapevolezza della situazione degli asset che appartengono al portfolio aziendale del portafoglio, di attivare interventi di manutenzione predittiva, di ottimizzare le prestazioni delle infrastrutture installate, ad esempio parchi eolici o impianti fotovoltaici. In un settore quale è quello dell’energy, comprendere le prestazioni degli asset, passate, presenti e future, è un requisito indispensabile per ottenere il massimo valore dagli asset stessi.

Nel settore sanitario, invece, l’Enterprise Asset Management è un processo altamente sistematico per l’acquisizione, la pianificazione, la distribuzione, la manutenzione, il funzionamento e lo smaltimento delle risorse fisiche dell’organizzazione sanitaria, al fine di ridurre i costi, migliorare l’assistenza ai pazienti e migliorare l’efficienza operativa. Si parte dalle strutture ospedaliere (dal layout, alla gestione dei singoli reparti, dai parcheggi alla ristorazione, dalla manutenzione ai servizi ambientali), si passa per la gestione dei rifiuti sanitari e lo smaltimento delle apparecchiature, per arrivare alla gestione dell’inventario medico e alla gestione della manutenzione delle apparecchiature mediche Dagli articoli per la cura del paziente all’ inventario operativo come gli strumenti per la misurazione della pressione sanguigna, è fondamentale conoscere la posizione di ogni apparecchiatura o elemento, i livelli delle scorte di ogni articolo di inventario, lo stato in cui si trova.

Quando si parla di logistica e trasporti si parla di attività ad alta intensità di asset. Che si tratti di taxi, moto, bus navetta, logistica commerciale, aeromobili o navi, le attrezzature di trasporto rappresentano l’asset principale per la società che eroga il servizio. Per questo, l’implementazione di soluzioni e strumenti di Enterprise Asset Management consente di tenere sotto controllo regolare ciascun veicolo, evitando con manutenzioni regolari e periodiche i danni che potrebbero causare una diminuzione del valore dell’asset, il declino del servizio o una riduzione del reddito. Nell’ambito delle infrastrutture pubbliche, infine, l’Enterprise Asset Management consente è di fatto un insieme multidisciplinare di soluzioni tecnologiche e strategie che consentono di sostenere le infrastrutture pubbliche come impianti di trattamento delle acque, linee fognarie, strade, reti pubbliche, ponti e ferrovie, per stabilire interventi di manutenzione, la riabilitazione e la sostituzione. E il recente annuncio che ha visto proprio la IBM Maximo Application Suite protagonista del progetto di manutenzione degli asset di Autostrade per l’Italia, è la migliore dimostrazione della versatilità di questa soluzione sulla quale Uno Informatica ha sviluppato ormai forti competenze.

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