Una metodologia preliminare aiuta a ottimizzare gli interventi

La professionalità di un partner IT si vede soprattutto dall’approccio. Meglio diffidare di chi propone di rivoluzionare totalmente l’infrastruttura dopo pochi anni, se esiste ancora qualcuno che si presenta in questo modo.

Gli investimenti in nuove tecnologie abilitanti alla Digital Transformation possono essere alti, e il grado di complessità delle soluzioni può richiedere tempo e ulteriori investimenti per abituare le risorse aziendali alle novità. Preferibile, dunque, andarci con i piedi di piombo e scegliere un approccio soft che parta da dati oggettivi e che risponda a domande precise.

Cosa dovrei cambiare della mia infrastruttura IT e perché?

E, soprattutto: il cambiamento che benefici porterà al mio business? Per questo, un partner professionale propone un’analisi preliminare dell’infrastruttura, che si tratti di sistemi, storage, networking, ecosistema applicativo o di tutto questo. Ma l’analisi può essere empirica od oggettiva, basata su informazioni precise.

Uno Informatica ha investito risorse e sviluppo in un tool metodologico basato su dati oggettivi. Si procede installando dei piccoli software di monitoraggio del flusso dei dati circolanti in una certa infrastruttura e, soprattutto, in grado di misurare le performance dei database o delle fonti dati dei diversi applicativi.

“Attraverso l’analisi di questi dati – Duccio Manganelli, responsabile commerciale di Uno Informatica – siamo in grado di dire al cliente l’entità dei miglioramenti ottenibili sull’infrastruttura e, soprattutto, su quali applicazioni o istanze si debba intervenire”.

La metodologia, costruita attorno a uno strumento software proprietario e a strumenti specifici di IBM di Application Performance Management, punta su una caratteristica distintiva. Non si vuole solo avere un’idea precisa degli interventi da fare sull’infrastruttura in base alle criticità osservate ma individuare i colli di bottiglia delle diverse applicazioni.

Perché, alla fine, se è facile immaginare di migliorare le prestazioni di un hardware semplicemente aggiornandolo alle componenti più nuove, è molto più complicato capire quali e per quale motivo certe applicazioni non rispondono come dovrebbero, soprattutto oggi, dove lo scambio di dati tra di loro è molto frequente.

In conclusione, perché il monitoraggio delle applicazioni è così rilevante per il proprio business? Per 4 motivi principali:

  • Avere un quadro preciso di cosa fanno le applicazioni e di come interagiscono tra loro
  • Avere un’idea concreta dell’impatto dei colli di bottiglia sul business aziendale
  • Ottimizzare i costi IT
  • Introdurre un approccio moderno alla gestione IT
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